Mary’s Meals e il Giubileo Cattolico 2025
“La speranza non delude” afferma Papa Francesco.
“La speranza è una parola che ha guidato e ispirato il lavoro di Mary’s Meals fin dall’inizio,” afferma Magnus MacFarlane-Barrow, fondatore di Mary’s Meals. In vista dell’imminente Anno Santo del Giubileo 2025, l’organizzazione internazionale di aiuti alimentari scolastici intitolata alla Vergine Maria rinnova la sua missione radicata nella speranza.
Il Santo Padre inaugurerà ufficialmente l’Anno Santo con il rito dell’Apertura della Porta Santa della Basilica Papale di San Pietro alle ore 19:00 di martedì 24 dicembre 2024. Successivamente presiederà la celebrazione della Messa della Notte di Natale all’interno della Basilica. Domenica 29 dicembre 2024 aprirà poi la Porta Santa della Basilica di San Giovanni in Laterano a Roma.
La missione di Mary’s Meals è portare speranza alle comunità in cui la fame e la povertà impediscono ai bambini di ricevere un’istruzione. Il fondatore e CEO dell’organizzazione, Magnus MacFarlane-Barrow, dichiara: “Negli anni ’90 scrivemmo 'Delivering Hope - Portando Speranza' sul lato del nostro camion che trasportava aiuti umanitari alle persone in Bosnia durante la guerra. Vent’anni dopo abbiamo soprannominato “Generazione Speranza” quei ragazzi le cui vite erano state trasformate ricevendo i pasti di Mary’s Meals a scuola. E nelle nostre attività quotidiane che rendono possibile questa missione, ci piace definirci 'Servitori della Speranza'.”
Mentre Papa Francesco invita la Chiesa durante il Giubileo a essere: “…segni tangibili di speranza per i nostri fratelli e sorelle che affrontano difficoltà di ogni tipo,” Mary’s Meals continua a essere un faro di speranza per i bambini di tutto il mondo, in particolare nelle aree colpite da conflitti, dalla crisi climatica e dalle conseguenze della pandemia di Covid-19.
Nello spirito del tema del Giubileo ‘Pellegrini della Speranza’, Mary’s Meals invita tutti i sostenitori a unirsi durante quest’Anno Santo per portare speranza in situazioni di difficoltà. Magnus MacFarlane-Barrow, che intraprenderà il suo pellegrinaggio personale durante l’anno del Giubileo, afferma: “Imparando a svolgere questo lavoro più amorevomente, diventiamo migliori nel proclamare speranza a un mondo che ne ha disperatamente bisogno.”
Come scrive Papa Francesco nella Bolla di Indizione, la speranza è per tutti noi: “Chiedo con tutto il cuore che la speranza sia concessa ai miliardi di poveri che spesso mancano del necessario per vivere. Davanti al costante affiorare di nuove forme di impoverimento, possiamo facilmente diventare indifferenti e rassegnati. Tuttavia, non dobbiamo chiudere gli occhi di fronte alle drammatiche situazioni che incontriamo oggi in tutto il mondo, non solo in alcune parti del globo.
È scandaloso che, in un mondo dotato di immense risorse, i poveri continuino a rappresentare la maggioranza della popolazione del pianeta, miliardi di persone. Oggi sono menzionati nelle discussioni politiche ed economiche internazionali, ma spesso si ha l’impressione che i loro problemi siano sollevati come un ripensamento, una questione che viene aggiunta quasi per dovere o in modo tangenziale, se non trattata semplicemente come danno collaterale. In effetti, alla fine, restano spesso in fondo alla lista delle priorità.”
I 'Pellegrini della speranza' potranno ottenere l’Indulgenza plenaria compiendo un pellegrinaggio a qualsiasi Porta Santa a Roma o altrove nel mondo. Ma i fedeli, seguendo l’esempio e il mandato di Cristo, sono incoraggiati anche a compiere opere di carità o di misericordia con maggiore frequenza, specialmente opere di misericordia corporale come sfamare gli affamati. L’Indulgenza plenaria del Giubileo può essere ottenuta anche attraverso iniziative che mettano in pratica lo spirito di penitenza. Questo può includere il rafforzamento del carattere penitenziale del venerdì attraverso il digiuno o l’astensione da distrazioni superflue, così come donando generosamente ai poveri.
Il Giubileo si concluderà con la chiusura della Porta Santa nella Basilica Papale di San Pietro in Vaticano il 6 gennaio 2026, Solennità dell’Epifania del Signore. L’Anno Santo si concluderà nelle Chiese giubilari domenica 28 dicembre 2025.